#ETAtoITA 2015: Daniel Cattolica – una testimonianza da Fasano

Daniel Cattolica è uno dei 5 Fulbright English Teaching Assistants statunitensi che trascorreranno l’anno accademico 2015-16 in Italia insegnare la lingua e la cultura statunitense presso le scuole superiori del Sud Italia. Daniel viene da Boston College e al momento si trova a Fasano dove presterà servizio come ETA presso l’IISS “G. Salvemini” e l’ IISS “Leonardo Da Vinci”.

Abbiamo raggiunto Daniel per farci raccontare come sta andando la sua esperienza in Italia.

 

Ciao Daniel, puoi dirci come sei arrivato a Fasano?

Sono arrivato a Fasano a fine settembre ed è anche la mia prima esperienza in Puglia dunque sono molto emozionato di poter svolgere questo incarico come assistente di lingua inglese qui in questo piccolo gioiello del Sud Italia. Ciò che mi ha spinto a fare questa esperienza all’estero sta nel forte legame formatosi nel corso degli ultimi anni tra me e l’Italia, spinto in origine dalla curiosità di esplorare le mie radici siciliane. Mi sono appena laureato in filosofia e lingua italiana e quindi cercavo un’occasione in più per approfondire questo rapporto, diciamo, non soltanto accademico ma anche affettivo. Fulbright, quindi, si tratta di un’esperienza molto formativa in termini di un futuro inserimento in ambito lavorativo, e che mi permetterebbe di approfondire la mia conoscenza dell’italiano e, dunque, una grande occasione dal punto di vista personale. Ma io vedo Fulbright ETA soprattutto come una occasione dal punto di vista dei giovani studenti italiani: esso offre loro la possibilità di incontro e scambio con culture diverse, permette un confronto tra sistemi scolastici differenti e apre la strada a nuove possibilità per il loro futuro. Insegnare l’inglese significa per me, quindi, ridare loro ciò che l’Italia ha sempre dato a me in quest’ultimi anni: l’incoraggiamento e lo spazio per “mettersi in gioco” perché, grazie all’apprendimento di una lingua diversa dalla propria, ci si scopre davvero capaci di imparare qualcosa di nuovo e di creare nuovi legami con il mondo e con le persone.

 
Eri mai stato prima nel Sud dell’Italia prima di oggi?

Sì! Ho avuto la fortuna di poter viaggiare molto in Italia, un’esperienza che mi ha dato innanzitutto l’occasione di conoscere tante persone, da Nord a Sud, a cui tengo molto. Ho seguito un corso di lingua in Sicilia durante l’estate del 2012, quindi io la Sicilia la amo particolarmente. Non posso fare a meno, però, di Napoli e dell’Abruzzo, che avranno sempre un posto speciale anche loro nel mio cuore.

 
Come ti stai trovando?

Io a Fasano mi trovo benissimo! Sono riuscito a fare già tante amicizie con i ragazzi della città. E poi, con il tempo bellissimo che sta facendo in questi giorni, è come se non avessi mai lasciato casa mia in California!

 
Cosa ti ha colpito di piu’ fino ad ora delle abitudini degli italiani con cui sei entrato in contatto?

Ciò che mi ha colpito di più fino ad ora delle abitudini degli italiani con cui sono entrato in contatto è il profondo legame che le persone hanno con la loro regione e il loro paese. Ti fa capire che c’è qualcosa veramente speciale della vita quotidiana di questa città, e quindi sta a te scoprire cos’è!