Le borse di studio Fulbright si distinguono per il loro carattere di eccellenza, sono state e continuano ad essere un segno distintivo nel contesto accademico e culturale a livello mondiale. Ottenere una borsa di studio Fulbright non significa solo studiare, fare ricerca o insegnare nelle migliori università statunitensi; significa anche far parte del prestigioso network Fulbright a livello mondiale, fonte di contatti professionali, accademici ed artistici di grande arrichimento culturale.
Dal 1948 oltre 8.000 sono stati i borsisti italiani e statunitensi che hanno varcato l’Atlantico. Grandi nomi della scienza, dell’economia, delle politica, della letteratura, della comunicazione, delle arti sono fra coloro che all’inizio della loro carriera hanno usufruito delle borse di studio Fulbright e dell’appoggio dei suoi sostenitori.Ricordiamo tra gli italiani i tre Nobel Tullio Regge, Carlo Rubbia, e Riccardo Giacconi; Antonio Cassese, Sabino Cassese, Umberto Eco, Lamberto Dini, Marcello Pera, Gio Giugni, Gianfranco Pasquino, Pierluigi Petrobelli, Lorenzo Bini Smaghi, Gianni Riotta, Giuliano Amato, Corrado Passera e Margherita Hack a cui è stata conferita la medaglia d’oro Fulbright.
Tra gli statunitensi i nobel Emilio Segre e Oliver Williamson, e poi Lorin Maazel, Joseph La Palombara, Robert Putnam, Richard Serra e Dale Chihuly.